Affinato in Anfora

Con in legno l’anfora condivide la porosità, che dipende dall’impasto dell’argilla e dalla sua temperatura di lavorazione: minore è il grado di cottura, maggiore sarà la capacità di scambiare l’ossigeno con l’esterno, arricchendo il vino di gusto e colore. Così se la terracotta permette una micro-ossigenazione uguale o persino maggiore rispetto a una botte, ceramica e gres riducono lo scambio con l’esterno a livelli prossimi allo zero.

Come l’acciaio, l’argilla è un materiale neutro, che non cede sostanze aromatiche al vino durante l’affinamento, così da mantenere intatta l’identità della materia prima. Se nel calice cercate la più pura trascrizione del frutto, la vinificazione in anfora fa al caso vostro. A fare eccezioni sono solo i vini che fanno affinamenti molto lunghi in anfore di terracotta giovani, dove la cessione aromatica si traduce in sottili sfumature terrose.